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ISBN: 978-88-6254-165-7
Fotografie di Vincenzo Cottinelli
2015, pp.126, ill., 12x19
Brossura con bandelle
Disponibile anche su Amazon.
Grazia Cherchi (1937-1995) è stata, per anni, una delle donne più luminose della cultura italiana: facendo esordire scrittori che poi sarebbero diventati tra i migliori della loro generazione; aiutando le case editrici piccole a esistere, le grandi a diventare più grandi senza snaturarsi; organizzando; muovendo idee. Eppure, il suo nome risulta come sommerso. Questo libro è un mosaico di voci e di immagini e, a vent’anni esatti dalla sua morte, offre una ricostruzione impossibile, com’è sempre quella che si tenta di fronte a una vita che è stata alta, ma che ha voluto sparire o è sparita per un ordine naturale delle cose. Grazia ha lasciato in chi l’ha conosciuta – e sono tante le testimonianze all’interno di questo libro, Alessandro Baricco, Stefano Benni, Goffredo Fofi, Maurizio Maggiani, Oreste Pivetta, Alberto Rollo, Lalla Romano, Clara Sereni per citarne solo alcuni – un grande desiderio di raccontare il viaggio della sua vita, gli incontri, le occasioni. Come se lei, in questa storia che è stata la sua storia, non fosse affatto la viaggiatrice: come se lei fosse il viaggio. Cherchi – giornalista, scrittrice, redattrice, critica – non è ricordata per grandi e lontani viaggi, ma per quei minimi spostamenti metropolitani, o tra città e provincia, tutti italiani, che l’hanno trovata sempre con un libro tra le mani, vera globetrotter della cultura. Attraverso le testimonianze di chi l’ha conosciuta e le è stato amico, attraverso i suoi articoli, i brani dai suoi libri, e grazie alle fotografie di Vincenzo Cottinelli, si tenta qui un ritratto a tessere di Grazia Cherchi: dalla fondazione dei «Quaderni Piacentini» alla rubrica di libri sull’«Unità», dalla scoperta di autori emergenti che oggi sono tra i maggiori scrittori italiani a lei come autrice e lettrice di sé stessa: sempre decisa, netta, quasi implacabile, e intanto sensibile, fragile, romantica.
Il diritto d'autore della collana "le farfalle" viene devoluto alla Fondazione La città del Sole Onlus che costruisce progetti di vita per persone con problemi cerebrali gravi e gravissimi.