Il “diario” - inteso non tanto come pratica quotidiana di scrittura ma come interrogazione insistente del senso che la quotidianità suggerisce o nasconde - è la forma profonda della poesia di Elio Casini.
La sua poesia ha ottenuto vari riconoscimenti in premi e pubblicazioni riscuotendo giudizi molto favorevoli da poeti, critici e lettori autorevoli tra cui Carlo Betocchi e Mario Luzi.
È una poesia che, in modi appartati e con una sua inconfondibile voce, si iscrive infatti nel solco della grande tradizione poetica fiorentina del Novecento, animata da una viva sensibilità religiosa e dalle inquietudini proprie dell’uomo contemporaneo, segnata da esperienze storiche e generazionali che si declinano come ricerca di un’interiorità rinnovata e sofferta che è tuttora patrimonio indispensabile per le nuove generazioni. È una poesia essenziale quella di Casini, che nella vicenda antica e sempre nuova dei giorni e delle stagioni, nelle luci e nelle ombre che improvvisamente si ritagliano su asfalti e muri cittadini, trova le occasioni di una ricerca inesausta sul senso e sul destino dell’uomo.