«Il mar Adriatico mi attira perché è lì ad accoglierti con le sue lunghe spiagge di dolce sabbia, o di sassi candidi e levigati, ma soprattutto con la cangianza cromatica delle acque, che nell’arco di un giorno mutano pure un’armonia di suoni irresistibile.
Mentre ne scrivo rivivo con emozione le sue atmosfere, i meravigliosi suoi profumati fiori bianchi che scoprii a Marina di Petacciato, gli innumerevoli insediamenti di canne, i massicci stazionamenti di erbe lungo tratti di costa selvatica e solitaria.
La contemplazione dell’acqua adriatica mi lava la mente, mi svuota i sensi, mi riposa il cuore, formando in me il senso primordiale dell’appartenenza cosmica». (Dall'Introduzione alla raccolta della stessa autrice)