|  | Il settimo volume della collana Arte e architettura – Studi e restauri ha per oggetto un aspetto particolare, ma non per questo meno importante, della grande attività che i monaci benedettini hanno svolto per ottimizzare la gestione del grande patrimonio agrario che possedevano, e di cui la Fondazione per l’Istruzione Agraria in Perugia è custode e conservatrice. | |
|  | Lo scorrere di immagini remote che ritraggono persone, animali e cose in diversi momenti della vita quotidiana, quasi dagherrotipie, hanno ispirato una mostra di “immagini fuori corso”. L’intenzione è quella di affrescare spaccati di realtà che, letti nella loro naturale successione, tracciano le linee di “una fabbrica incompleta”. | |
|  | La memoria di uomini grandi, o che la storia ha fatto grandi, rappresentati in una serie di tele che hanno per secoli arricchito le celle e gli ambienti, sottoposti a clausura, del monastero di San Pietro in Perugia. Si tratta di tele o tavole, mai viste prima, che rappresentano alcuni dei più famosi Benedettini, papi, cardinali, vescovi, abati, cui i monaci dovevano ispirarsi nella loro condotta e di cui l’Ordine andava fiero. Certo non si tratta di ritratti, se non in casi assolutamente eccezionali, ma di ricostruzioni fisiognomiche di personaggi come il papa Benedetto I, primo papa uscito dall’Ordine benedettino, o di Zaccaria III, colui al quale la storiografia fa risalire l’inizio del potere temporale della Chiesa, a seguito della donazione di Sutri e Nepi, fatta dal re longobardo Liutprando, durante il celebre incontro presso la tomba di San Valentino a Terni. | |
|  | L’abbazia di San Pietro in Perugia annovera all’interno dei suoi possedimenti agrari due strutture di grande valore storico e architettonico, la Rocca di Casalina e quella di Sant’Apollinare. Da luoghi di raccolta delle derrate alimentari dei Benedettini a residenze fortificate e, talvolta, di rifugio per i monaci, oggi, dopo secoli di storia, battaglie, terremoti e dominazioni, con il restauro operato restituiscono pregevoli opere d’arte e siti di devozione popolare. | |
|  | Angelo Biscarini era agli inizi del XX secolo uno dei più noti scultori perugini di gusto Liberty e Deco'. Personaggio caratteristico dai modi garbati ed eleganti. Una figura eclettica e creativa ancora pressoché sconosciuta alla gran parte dei cittadini, ma che con le sue opere ha costellato gli angoli più belli della città e del cimitero monumentale. | |
| 
 | Questo volume è il catalogo della mostra (Abbazia di San Pîetro in Perugia, 20 giugno - 14 luglio 2007) che espone per la prima volta una raccolta di preziosi gioielli appartenuti ad antiche famiglie umbre. Acquista libro | |
|  | La vita e le opere di un artista nato e vissuto tra a cavallo tra Ottocento e Novecento in uno dei quartieri storici della città di Perugia, Borgo XX Giugno. Filiberto Paoloni fu pittore e artista raffinato ispirato dalla natura, di cui amava rappresentare forme e colori, dalla vita quotidiana e dagli affetti, molti sono i ritratti dei suoi familiari, e affascinato dai grandi maestri come il Perugino di cui ha riprodotto e reinterpretato molte opere. | |
|  | È il catalogo della mostra (Abbazia di San Pietro in Perugia, 29 giugno - autunno 2006) che espone per la prima volta una raccolta di rare e pregevoli ceramiche umbre provenienti dai comuni di Deruta, Gualdo Tadino, Marsciano, da proprietà della Fondazione per l’Istruzione Agraria, della Provincia di Perugia, della Camera di Commercio Industria e Artigianato, e da collezioni private (Moretti e Colaiacovo). | |
|  | È il quarto volume dedicato ai tesori artistici dell’abbazia di San Pietro in Perugia. In questa pubblicazione, attraverso una serie di contributi di ricerca e un apparato fotografico molto accurato, è presentato uno studio sul recupero e il riordino degli archivi storici dell’antichissima cattedrale cittadina. Molto interessante la parte che ripercorre la storia della comunità benedettina in Perugia attraverso i dati emersi dal recupero dell’immenso patrimonio archivistico. | |
|  | Fra i “Tesori d’arte”, amorosamente custoditi presso il complesso monumentale dell’abbazia di San Pietro in Perugia, è conservato anche il prezioso Baldacchino del Seicento sovrastante l’altare maggiore. Un’opera tra le pochissime rimaste in Italia con questa connotazione che, dopo un attento e accurato restauro, è potuta tornare allo splendore originario. La pubblicazione, ripercorre la storia e la funzione dei baldacchini e dei cibori fin dal Medioevo e mette in evidenza il valore simbolico e funzionale del prezioso manufatto dipinto conservato nella chiesa abbaziale di Perugia. | |
| I chiostri sono il tema architettonico che caratterizza l’abbazia di San Pietro in Perugia. All’interno delle sue mura ve ne sono addirittura tre appartenenti a varie epoche e realizzati con diversi stili. Questa pubblicazione ne ripercorre la storia e analizza la loro funzione, le decorazioni e le diverse connotazioni strutturali che hanno assunto nel corso dei secoli. | ||
|  | Nell’anno 1591 furono iniziati i lavori destinati a trasformare l’abside e a rendere la chiesa abbaziale come oggi possiamo ammirarla. Tali lavori comportarono non solo lo spostamento definitivo della grande pala d’altare, opera del Perugino, ma anche l’installazione degli splendidi scranni del coro e, non ultimo, un diverso linguaggio decorativo legato alle nuove regole che la Chiesa si era data dopo il Concilio di Trento. | |
|  | La storia del grande campanile che svetta sul profilo dei tetti del capoluogo umbro, i suoi rapporti con le altre torri e campanili della città, un progetto di restauro e consolidamento che gli permette di affrontare ancora i secoli futuri continuando a essere uno dei simboli più amati. | |
 
  